lunedì 26 dicembre 2011

Bilanci e bilance

Santo Stefano.
Il primo da orfani totali.
Milena ed io.
Quest'anno ci ha portato via papà, a me, e mamma, a lei subito dopo.
La sensazione è strana.
Milena non aveva voglia di festerggiare il Natale, io si.
L'anno scorso lo abbiamo passato in ospedale, da papà.
Quest'anno volevo sentire l'odore delle feste, riprovare almeno in parte quelle sensazioni che non provavo più da quando è mancata mamma, dodici anni fa, manco a farlo apposta pochi giorni prima di Natale.
Niente ê stato più uguale da allora.
Certi incantesimi si spezzano e non li rimetti insieme più.
Ma almeno ci provi.
E i sapori cambiano, gli umori mutano, le sensazioni sono diverse.
Anche i sentimenti che ti circondano sono diversi, permeati dalla mancanza di chi non è più qui, impreziositi da chi c'era ed è rimasto, arricchiti da chi si è aggiunto.
Abbiamo passato un bel Natale. Caldo, affettuoso.
Abbiamo mangiato tantissimo, anche. E abbiamo mangiato bene.
Stamattina ci ha svegliato la dissenteria di Merlino, il nostro cane.
Speriamo che porti buono come dicono...

venerdì 20 maggio 2011

Va meglio

Si, va decisamente meglio. Forse il mio dio personale un pochino ascoltava.

martedì 17 maggio 2011

Dura prova

Qualcuno lassù o laggiù mi sta mettendo a dura prova.
Ho sopportato tutto. Il progressivo decadimento del fisico, le incombenze, ho imparato a fare cose che a mente fredda mai avrei pensato di riuscire ad affrontare.
Per una cosa ho sempre pregato la mia divinità personale: che gli lasciasse la mente a posto, la lucidità per poter scambiare quattro parole, il discernimento per comprendere ciò che gli dicevo.
Ora si sta portando via anche quella.
E con lei strappa via anche parte della mia.
Ora si, ora sono veramente stanco.

giovedì 28 aprile 2011

Non può mancare....

In questo mondo c'è posto per tutti, la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi lo abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca a far le cose più abbiette. Abbiamo i mezzi per spaziare ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformato in cinici, l'abilità ci ha reso duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchinari ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è violenza e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà nell'uomo, reclama la fratellanza universale, l'unione dell'umanità. A coloro che mi odono io dico NON DISPERATE.
L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano.
L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo.
E qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa.
Soldati, non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie. SIETE UOMINI. Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate. Coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù ma la libertà. Ricordate nel Vangelo di San Luca è scritto "il regno di Dio è nel cuore dell'uomo". Non di un solo uomo o di un gruppo di uomini ma di tutti gli uomini, VOI, voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura.
Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti, combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza.

Charles Chaplin (Il grande dittatore)

E

Aquila che molto vede e alcuno scorge
vola alto
colori mutevoli
non ne cambiano la solitaria sostanza
ma sorrisi benevoli
non visti la circondano

martedì 26 aprile 2011

Non mi sono mai occupato di pittura nella mia intera vita. Non in modo serio, intendo. Ma da quando ho visto i quadri di Giuseppe Gambirasio, il papà di una compagna di scuola della Lizzie (si lo so, non sapete chi sia la Lizzie, ma se restate sintonizzati sul blog un pochino alla volta scoprirete varie cose su di me) ho provato delle sensazioni così intense da non poter più restare indifferente ai tratti di un pennello su una tela.
Ci sono molti modi di comunicare emozioni. Questo è forse uno dei meno diretti, almeno per come sono fatto io. Ma cavoli se è intenso, quando ti prende...
Se volete vedere opere vecchie e più o meno recenti di Beppe le trovate nei suoi album di foto qui

venerdì 22 aprile 2011

Benvenuto

Benvenuto, pensieri in polvere.
Avevo già un blog. Ce l'ho ancora. Ma spesso parla di politica. E in questo momento della mia vita non ho voglia di parlare di politica.
Ho voglia di parlare di persone, di sentimenti, di idee, di brividi che ti corrono lungo la schiena, di colori, di sapori, di armonie, di ritmi.
Ho voglia di emozionarmi.
E, se ci riesco, di emozionare.

Perciò mi sono ritagliato questo spazio.
Spero solo che la vita non sia tanto avara di spunti da non aiutarmi a riempirlo.